50 milioni sono stati messi a disposizione dal Pon Imprese e Competitività 2014-2020 (Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze del 13 marzo 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2017) .
La Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese del Ministero dello Sviluppo Economico, in conformità all’art. 38, paragrafo 1, lettera b) del Regolamento (UE) n. 1303/2013, ha disposto con decreto direttoriale del 28 Luglio 2017 il primo versamento di importo pari a 50 milioni di euro sulla sezione speciale denominata Riserva PON IC, istituita dal Decreto Interministeriale del 13 marzo 2017 nell’ambito del Fondo di garanzia per le PMI, la cui dotazione finanziaria è inizialmente determinata in euro 200 milioni.
Le risorse sono utilizzate dal Gestore del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, Mediocredito Centrale S.p.A., per le finalità della Riserva PON IC, secondo quanto previsto dal citato decreto 13 marzo 2017. Le stesse risorse sono ripartite in € 48,7 milioni destinate alle imprese localizzate nelle “regioni meno sviluppate” ed € 1,3 milioni destinati alle imprese localizzate nelle “regioni in transizione”. Fino al 31 dicembre 2017 l’operatività della riserva sarà limitata al rilascio di garanzie su portafogli di finanziamenti.
La Riserva PON IC interviene nella forma della garanzia diretta o della controgaranzia su portafogli di finanziamenti:
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a titolo gratuito;
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copertura di una quota non superiore all’ 80% della tranche junior e fino a un limite massimo del 10% dell’importo totale del portafoglio ovvero al 12% dell’importo totale del portafoglio nel caso in cui il portafoglio sia costituito esclusivamente da finanziamenti a fronte della realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione e/o programmi di investimento; a favore di Pmi e professionisti aventi almeno una sede produttiva ubicata in una delle Regioni Meno Sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) o delle Regioni in Transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna);
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su operazioni aventi le caratteristiche previste dall’art. 5 del citato decreto interministeriale del 13 marzo 2017.
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